WP4: Risk monitoring and management admin 2 Marzo 2023

Risk monitoring and management

WORK PACKAGE 4

Il WP4 è dedicato al monitoraggio e alla gestione del rischio in relazione a tre aspetti: la mitigazione del rischio idrogeologico; il monitoraggio satellitare e in situ; le faglie attive e capaci.
Al fine di promuovere il trasferimento di conoscenze agli utenti regionali, il WP4 svilupperà strumenti, metodologie, linee guida e attività di formazione.

Le attività del WP4 nell’ambito della mitigazione del rischio idrogeologico sono finalizzate a fornire standard, strumenti, linee guida e casi studio per la progettazione di interventi di mitigazione.

Verrà implementato l’applicativo RaStEM, strumento di supporto per la progettazione degli interventi di difesa del suolo.
Saranno analizzate le banche dati utili a sviluppare procedure e strumenti di valutazione dell’efficacia degli interventi e saranno realizzati moduli di e-learning rivolti per la formazione degli operatori delle strutture geologiche regionali.

Il WP4 si occuperà, inoltre, del monitoraggio satellitare e in situ dei processi geologici. 
Le attività riguarderanno:

  • il monitoraggio satellitare e i movimenti del terreno
  • il rafforzamento e l’integrazione sistemi di monitoraggio
  •  l’utilizzo consapevole dei Servizi Copernicus
  • il monitoraggio idro-meteorologico degli eventi piovosi mediante meteo-radar dual-band HR 
  • la realizzazione di interfacce per la distribuzione di dati GNSS per il monitoraggio geodetico temporaneo
  • il rilevamento multi-spettrale di aree soggette al degrado del permafrost 
  • la mappatura multi-scala per rischio e pericolo di alluvione 

Il WP4 prevede anche un focus dedicato all’identificazione e alla caratterizzazione di faglie attive e capaci che interessano il territorio nazionale.
Gli studi riguarderanno sia le aree terrestri che offshore, con particolare attenzione all’eventuale potenziale sismico di faglie attive e capaci associate ad infrastrutture sensibili.

Il WP4 è composto da 18 unità operative di 3 istituti di ricerca (CNR, OGS e ISPRA) 7 Università (Cagliari, Salerno, Politecnico di Torino, Insubria, Bari, Palermo, Napoli).