Partner
ISPRA
ISPRA, Servizio Geologico d’Italia coordina l’intero progetto GeoSciences IR ed è leader di 7 WPs. Le 18 Unità Operative ISPRA partecipano a tutti i WP contribuendo alla realizzazione dei prodotti (dati, servizi e tools), alla loro armonizzazione rispetto ai principi FAIR, al design e alla validazione dell’infrastruttura di ricerca.
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Il CNR è coinvolto con due istituti (IREA e IGAG) e si occuperà dell’implementazione di un servizio nazionale di Ground Motion satellitare (GMS) e una Spatial Data Infrastructure (SDI), finalizzati al monitoraggio dell’ambiente e del territorio.
Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
OGS contribuisce al miglioramento delle conoscenze sulle frane comprese quelle sottomarine, sulle faglie attive e capaci e sui rischi geologici a mare in ambienti vicini alla costa e in mare aperto, utilizzando dati geodetici, sismologici, geologici e geofisici.
Università degli Studi di Trieste
UniTs si occuperà di studiare la genesi dei sinkhole di origine naturale, dell’implementazione di un sistema di monitoraggio su base inventariale dell’integrità e della funzionalità degli ecosistemi attraverso l’analisi di cambiamenti come l’impermeabilizzazione e l’abbandono agricolo e dell’analisi della funzionalità degli ecosistemi attraverso tecniche IOT.
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
UniBA partecipa con 6 unità operative nell’ambito della cartografia geologica e geo-tematica, dei dati di sismica a riflessione, della mappatura multi-scala e telerilevamento, delle relazioni tra tettonica e sedimentazione, della raccolta e integrazione di dati geologici e di telerilevamento.
Università degli Studi dell'Insubria
UnInsubria contribuisce al progetto fornendo dati e testando metodologie relative alla pericolosità dei fenomeni di degradazione del permafrost in aree montane, alla mappatura delle frane, all’impatto dei fenomeni di fagliazione superficiale cosismica sul territorio nazionale.
Università degli Studi di Napoli Federico II
L’Università degli Studi di Napoli Federico II è coinvolta nelle attività di implementazione del database dei geositi, omogeneizzazione degli inventari delle frane in Campania e dei sinkhole nelle aree urbane, identificazione delle faglie attive e capaci, studio per le attività estrattive sostenibili, organizzazione dei dati per la gestione del suolo.
Università degli Studi di Milano-Bicocca
UniMiB contribuisce con tre unità operative focalizzate sulla modellazione geologica 3D/4D, la cartografia geomorfologica e la definizione di standard e linee guida per il monitoraggio di frane in ambiente alpino.
Università degli Studi di Palermo
UniPa concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto attraverso azioni che riguardano quattro tavoli tematici individuati come prioritari: CARG e carte geotematiche, Inventario dei Fenomeni Franosi, Geologia marino-costiera, Geologia 3D di sottosuolo, Tettonica attiva e faglie capaci.
Università degli Studi di Cagliari
UniCa si occupa del monitoraggio meteo-idrologico dell’area metropolitana di Cagliari, del supporto al completamento di un repertorio delle frane armonizzato, dello sviluppo di procedure per la rappresentazione standardizzata degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
Sapienza Università di Roma
UniRoma1 si occuperà di sviluppare approcci di fotomonitoraggio per la valutazione dello stato di attività di processi di frana, installando postazioni di monitoraggio in numerosi siti sul territorio nazionale e sperimentando l’applicazione di tecniche di processamento di immagini per la comprensione dell’evoluzione di fenomeni di varia natura, tra cui crolli in roccia, colamenti in terra, scivolamenti e flussi in detrito.
Politecnico di Torino
PoliTO contribuisce alla realizzazione di sistemi informativi per la gestione delle risorse geologiche nazionali verso un approvvigionamento sostenibile di materie prime critiche. Rafforzerà, inoltre, la capacità di rispondere alle emergenze ambientali attraverso l’implementazione dei Servizi Copernicus.
Università degli Studi di Salerno
UniSa sulla base delle competenze scientifiche e tecnologiche presenti, ha un ruolo fondamentale nella progettazione e realizzazione dell’architettura e degli strumenti che caratterizzano la componente ICT dell’Infrastruttura di Ricerca di GeoSciences IR.
Università degli Studi dell'Aquila
Il contributo di UnivAq è volto all’analisi delle recenti dinamiche economiche, demografiche e di trasformazione urbana del territorio italiano per elaborare possibili scenari evolutivi e soglie di contenimento di consumo di suolo e realizzare una piattaforma di supporto ai processi di pianificazione territoriale.
Università degli Studi del Molise
UniMol si occuperà dell’implementazione di un sistema di monitoraggio su base inventariale dell’integrità e della funzionalità degli ecosistemi attraverso l’analisi di cambiamenti come l’impermeabilizzazione e l’abbandono agricolo e dell’analisi della funzionalità degli ecosistemi attraverso tecniche IOT.
Università degli Studi della Tuscia
Le 2 unità operative di UniTus saranno impegnate nell’analisi i) delle interazioni di cave e miniere con le acque sotterranee; ii) della suscettibilità da sinkhole antropogenici nelle aree urbane. Le attività di ricerca puntano a fornire strumenti utili alla mitigazione degli impatti delle attività estrattive e dei sinkhole.